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Isaac Asimov e il futuro immaginato che diventa reale

Dettagli
Scritto da Massimo
Categoria: Libri e film
Pubblicato: 27 Maggio 2025
Visite: 1

Isaac Asimov è uno degli scrittori di fantascienza più noti e più apprezzati, e negli ultimi anni alcune sue intuizioni sono diventate realtà dando alle sue opere un fascino rinnovato.

Nato in Russia a Petrovichi, paesino prossimo al confine con la Bielorussia, nel 1920, da due mugnai ebrei, all’età di tre anni si trasferì, al seguito della famiglia, negli USA, di cui divenne cittadino nel 1928. Non fu mai religioso, e si dichiarò sempre ateo e umanista, non essendo comunque stato educato dai suoi genitori alla religione ebraica, di cui ebbe comunque sempre curiosità.

Studiò e si laureò nel 1939 alla Columbia University di New York (una delle università della Ivy League). Durante la seconda guerra mondiale lavorò presso il centro sperimentale avionico e navale di Filadelfia, insieme con i futuri scrittori di fantascienza Robert A. Heinlein e Lyon Sprague de Camp.

Dopo la guerra Asimov prese un dottorato in chimica alla Columbia University e poi si trasferì all’Università di Boston in Massachusetts, dove rimase e divenne professore di biochimica.

Nel 1941 pubblicò il suo primo grande successo come romanzo breve, “Notturno” (originale “Nightfall”).

Nel 1940 cominciò a scrivere le sue storie sui “Robot”, collezionate e pubblicate nel 1950 in “Io, Robot” (originale “I, Robot”).

Tra il 1942 e il 1949 scrisse le prime storie di quello che diverrà il ciclo della “Fondazione”, poi pubblicato come trilogia: “Cronache della galassia” nel 1951 (originale “Foundation”), “Il crollo della galassia centrale” nel 1952 (originale “Foundation and Empire“), e “L'altra faccia della spirale” nel 1953 (originale “Second Foundation”).

Il ciclo della Fondazione verrà integrato con due storie antecedenti e due successive rispetto al tempo della trilogia originale. Gli antecedenti sono: “Preludio alla Fondazione” del 1988 (originale “Prelude to Foundation”), “Fondazione Anno Zero” del 1993 (originale “Forward the Foundation”). I successivi: “L'orlo della Fondazione” del 1982 (originale “Foundation's Edge”) e “Fondazione e Terra del 1986 (originale “Foundation and Earth”).

Il ciclo dei Robot invece si comporrà dei racconti pubblicati in “Io, Robot” e altri raccolti pubblicati tutti insieme in “Tutti i miei Robot” del 1982 (originale “The complete Robot”), e dei successivi romanzi Abissi d'acciaio del 1954 (originale “The Caves of Steel“), “Il sole nudo” del 1957 (originale “The Naked Sun”), “I robot dell'alba” del 1983 (originale “The Robots of Dawn”) e “I robot e l'Impero” del 1985 (originale “Robots and Empire”).

Infine il ciclo dell’Impero sarà composto da una trilogia: “Il tiranno dei Mondi” del 1951 (originale “The Stars, Like Dust”), “Le correnti dello Spazio” del 1952 (originale “The Currents of Space”) e “Paria dei Cieli” del 1950 (originale “Pebble in the Sky”).

A parte i cicli celeberrimi, ci sono decine di romanzi di assoluto rilievo nell’ambito della fantascienza che I. Asimov ha pubblicato, e anche solo elencarli ci porterebbe lontano da una riflessione che possiamo già fare. Il futuro immaginato da Asimov era un futuro che seguiva la linea di un progresso tecnologico che avrebbe portato l’umanità a colonizzare pianeti e a confrontarsi con scenari evolutivi a livello sociale e civile molto estremi: Solaria con il delirio di una élite misantropa, o Aurora e poi Micogeno su Trantor con il fanatismo religioso di un gruppo di superstiti del primo pianeta colonizzato, o Gaia con l’estremo di un pianeta vivente come complesso interconnesso di tutti gli esseri, e così via … A questo si accompagna lo sviluppo dei Robot e delle intelligenze artificiali nei cervelli ‘positronici’.

Si può vedere nei robot di Asimov qualcosa che forse prende spunto dal mito ebraico del Golem, ma aggiunge una componente molto forte di antropomorfismo, immaginando di fatto una nuova specie di esseri viventi, creati dall’uomo ma in grado di superarlo. Nei suoi mondi la convivenza tra uomini e Robot, inizialmente condizionati dalle famose tre leggi della Robotica (sono una sua invenzione sia le tre leggi che il termine robotica), va verso un inevitabile predominio dei Robot che nella figura di R. Daneel Olivaw assumono capacità di manipolazione delle vicende umane paragonabili a quelle degli dei dell’antica Roma o Atene.

Le tre leggi della Robotica sono degli imperativi etici, che riecheggiano gli imperativi etici dei dieci comandamenti della Bibbia, e che vincolano questa nuova specie a una convivenza pacifica con gli uomini e anzi la confina nello stretto confine del ruolo di servitori. La legge zero formulata da R. Daneel Olivaw, è di fatto il superamento di quegli imperativi morali con uno più ampio e più permissivo nella sua adozione in circostanze particolari.

Le tre leggi della Robotica sono:

  1. Un robot non può ferire un essere umano o, a causa del suo mancato intervento, permettere che un essere umano subisca danni.

  2. Un robot deve obbedire agli ordini ricevuti dagli esseri umani a meno che essi non vadano in conflitto con la Prima legge.

  3. Un robot deve proteggere la sua esistenza fintanto che questo non vada in conflitto con la Prima e la Seconda legge.

La legge 0 maturata da R. Daneel Olivaw:

  1. Un robot non può danneggiare l’umanità, o, a causa del suo mancato intervento, permettere che l’umanità subisca danni.

Ovviamente il concetto di non nuocere all’umanità essendo questa un concetto astratto per la specie umana, di fatto apre alla possibilità che nuocere a degli uomini specifici possa essere poi comunque un vantaggio per l’umanità, e dunque lecito.

Negli ultimi tempi gli sviluppi della robotica, spesso, come immaginava Asimov, con l’uso per i robot di forme antropomorfe, sono stati sorprendenti e se li si considera insieme agli sviluppi dei sistemi di Intelligenza Artificiale, ecco che siamo al punto di inizio delle storie dei robot di Asimov.

L’esistenza della figura della psicologa dei robot Susan Calvin comincia a essere una prospettiva non remota, così come la necessità di vincolare le IA a comportamenti eticamente accettabili per gli uomini … qualcosa come le tre leggi della robotica.

In un’intervista del 1976 Asimov ebbe a dire che “Secondo la mia definizione, la Fantascienza è quel ramo della letteratura che ha a che fare con la risposta degli esseri umani ai cambiamenti a livello di scienza e tecnologia.”

Essendo uomo di scienza dunque Asimov aveva fatto lo sforzo di immaginare le sfide che la scienza e la tecnologia ci avrebbero messo di fronte, e possiamo dire che aveva fatto predizioni quasi profetiche.

Altro aspetto interessante delle sue speculazioni è la Psicostoria, ossia lo studio della ‘meccanica’ della storia umana nella sua evoluzione come sistema. Nell’intervista prima citata Asimov spiegava così la sua intuizione: “All'epoca in cui ho iniziato a scrivere queste storie, frequentavo il corso di chimica fisica a scuola e sapevo che, poiché le singole molecole di un gas si muovono in modo piuttosto irregolare e casuale, nessuno può prevedere la direzione del moto di una singola molecola in un dato momento. La casualità del loro moto si traduce al punto che è possibile prevedere il comportamento complessivo del gas con grande precisione, utilizzando le leggi dei gas. Sapevo che se si diminuisce il volume, la pressione aumenta; se si aumenta la temperatura, la pressione aumenta e il volume si espande. Sappiamo queste cose anche se non sappiamo come si comportano le singole molecole. Mi sembrava che, se avessimo avuto un impero galattico, ci sarebbero stati così tanti esseri umani – quintilioni – che forse si sarebbe potuto prevedere con estrema precisione il comportamento delle società, pur non potendolo prevedere come si sarebbero comportati gli individui che le componevano. Così, sullo sfondo dell'Impero Romano scritto a caratteri cubitali, ho inventato la scienza della Psicostoria. In tutta la trilogia, quindi, si incontrano le forze opposte del desiderio individuale e quella mano morta dell'inevitabilità sociale.”

L’idea non è nuova (basta pensare ai filosofi Hegel o Marx) ma è nuovo l’approccio, che vede un matematico, Hari Seldon, un matematico, come interprete della meccanica degli eventi umani, grazie allo sviluppo del suo modello matematico probabilistico. La forte predizione è quella dell’uso di strumenti algoritmici per predizioni sull’evoluzione di comunità umane, e di conseguenza, a mio parere, la capacità di influire in maniera efficace e mirata su di essa.

“Isaac Asimov” - https://www.britannica.com/biography/Isaac-Asimov

“Golem” - https://www.treccani.it/enciclopedia/golem/

“Robotica” - https://www.treccani.it/enciclopedia/robotica_(Enciclopedia-Italiana)/

 

Fantascienza e Fantasy: intrattenimento, ma non solo …

Dettagli
Scritto da Massimo
Categoria: Libri e film
Pubblicato: 19 Aprile 2025
Visite: 10

Introduzione

Da sempre sono un appassionato di fantascienza e di fantasy, e da quando scoprii che le biblioteche comunali nel nostro paese erano gratuite, fatto essenziale per me che allora non avevo risorse economiche per cose al di fuori del necessario, ho letto tanti libri e tanti ne ho apprezzati. Allora incontrai un bibliotecario che era un uomo gentile ed appassionato di fantascienza, che mi indirizzò su autori che aveva molto apprezzato. La sua guida mi permise di andare quasi sempre “a colpo sicuro”. Ricordando questo cerco qui di restituire quanto ho ricevuto condividendo, per gli appassionati di fantascienza e fantasy, le mie esperienze di lettura.

Dune e Frank Herbert

Questo primo articolo sarà sulla saga e sull’autore che più di tutti mi hanno colpito, divenuto di recente famoso anche ai non appassionati per l’ottima realizzazione cinematografica del 2021, fatta dal regista canadese Denis Villeneuve. Cominciamo a parlare dell’autore, che dopo la lettura del primo libro della saga, ha destato la mia curiosità a suo tempo. Cominciamo anche con il dire che una trasposizione cinematografica di Dune era già stata realizzata da un giovane David Lynch nel 1984, e lì, tra gli attori, troviamo un giovane Sting, il famoso cantante. Peraltro, seppure molto lento nel ritmo, ricordo che trovai il film di D. Lynch piacevole e molto aderente al libro (il film di D. Villeneuve invece presenta delle particolari differenze con il libro a partire dal personaggio di Liet-Kynes che nel libro è un uomo ...). Frank Herbert, nacque a Tacoma (USA) nel 1920, in una famiglia tormentata da problemi di alcolismo, ebbe una vita piuttosto movimentata, tre matrimoni, una varietà di impieghi e professioni, e numerosi cambi di casa. Sperimentò inizialmente per errore droghe provenienti da funghi, in seguito ne fece uso nella convinzione che potenziassero le sue capacità psichiche. Ebbe contatti con il mondo della politica e i suoi intrighi. Fu tormentato tutta la vita da debiti, anche dopo aver raggiunto un grande successo di pubblico. S’innamorò dell’ecologia e dello studio degli ecosistemi, si appassionò a tematiche come la memoria genetica, e la percezione extra sensoriale. Conobbe e divenne amico dello scrittore di fantscienza Jack Vance. Si appassionò al libro di T.E. Lawrence, “I sette pilastri della saggezza". Insomma nella sua vità ci furono tanti elementi che fece confluire in modo straordinariamente coerente in quella saga, che gli diede la notorietà, Dune.

La saga di Dune si compone di sei libri scritti da Frank Herbert e di due (o uno in due parti) scritti da uno dei figli di F. Herbert, Brian Herbert, e da J. Anderson:

"Dune" (Dune, 1965) "Messia di Dune" (Dune Messiah, 1969) "I figli di Dune" (Children of Dune, 1977) "L'imperatore-dio di Dune" (God Emperor of Dune, 1981) "Gli eretici di Dune" (Heretics of Dune, 1984) "La rifondazione di Dune" (Chapterhouse Dune, 1985)

"I cacciatori di Dune" (di Brian Herbert, Kevin J. Anderson, Hunters of Dune, 2006) "I vermi della sabbia di Dune" ((di Brian Herbert, Kevin J. Anderson, Sandworms of Dune, 2007)

In questi libri ho trovato molti elementi interessanti, a partire dalle “Bene Gesserit”, una sorta di sorellanza che ha un peso straordinario lungo tutta la storia e che ha i connotati tipici delle società segrete, dei gruppi di potere guidati da una forte tensione verso il potere e il controllo, con la loro ricerca tramite incroci genetici di una figura maschile in grado di avere controllo sull’eredità genetica e in grado di vedere il futuro. Altro elemento affascinante è l’idea che prevedere il futuro, costringa il futuro stesso in una sorta di stagnazione mortale, togliendo di fatto alla vita l’imprevedibilità. Il sentiero dorato perseguito dall’imperatore Dio, alla fine è la via verso l’incertezza, verso l’imprevedibilità. Ho trovato appassionante la caratterizzazione dei personaggi, che risultano vividi come persone reali nella mia memoria, con la loro complessità psicologica e culturale. Interessante l’idea del “jihad Butleriano”, come suggestiva evoluzione della rivolta di Ned Ludd (Luddismo), e quanto mai di attualità ora che i sistemi di intelligenza artificiale promettono di far scomparire moltissime occupazioni ad oggi umane, e di condizionare pesantemente la vita delle nostre future generazioni.

Perchè leggere Dune, o meglio, chi potrebbe apprezzare secondo me Dune:

- Chi ama le storie di ampio respiro, articolate, ma con una precisa direzione ed evoluzione - Chi ama la coerenza narrativa di tutti gli elementi che fanno da supporto alla storia e alle vicende narrate - Chi si appassiona a tematiche sociali, civili, politiche e agli intrighi tipici delle lotte di potere e agli incontri o scontri di culture diverse - Chi apprezza l’idea della possibilità di espandere incredibilmente le capacità dell’uomo in direzioni anche molto diverse (i mentat, dal punto di vista della capacità di calcolo e di valutazione degli scenari anche con pochi dati a supporto, le Bene Gesserit, dal punto di vista del controllo del corpo anche a livello biologico microscopico, il “Kwisatz Haderach”, dal punto di vista della coscienza genetica, etc…) - Chiunque sia appassionato di fantascienza e voglia vedersi proiettato in un mondo fittizio, talmente accurato, da sembrare vero nella memoria.

"F. Herbert" - https://www.britannica.com/biography/Frank-Herbert

"Dune" - https://www.britannica.com/topic/Dune-by-Herbert

"T.E.Lawrence" - https://www.britannica.com/biography/T-E-Lawrence/Postwar-activities

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