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Guerre e conflitti nel mondo: informazione e disinformazione

Dettagli
Scritto da Massimo
Categoria: Generale
Pubblicato: 08 Maggio 2025
Visite: 39

 

Questo scritto nasce dalla meraviglia che ogni volta provo quando rivedo i dati delle guerre ‘attualmente’ in corso. In un mondo così tanto ‘globalizzato’ in cui l’impressione che si può avere è quella di essere aggiornati su tutto quello che accade ovunque e sempre, emerge poi che quello su cui siamo costantemente tenuti informati e solo un piccolo sotto insieme dei fatti anche importanti che accadono nel mondo.

Tengo a precisare che da ormai tanto tempo ho abbandonato il pensiero che ci possano essere regie occulte centralizzate atte alla manipolazione cosciente delle informazioni e al tentativo di influenzare le opinioni pubbliche, per una serie di motivi che posso riassumere con i seguenti punti:

  • Il sistema geopolitico mondiale è un sistema la cui complessità impedirebbe a qualunque struttura centrale un controllo anche solo d’indirizzo

  • Non c’è alcuna ragionevolezza nel supporre che stati, culture e interessi diversi diventino assolutamente concordi e omogenei nella manipolazione delle informazioni

  • Il controllo dell’informazione, anche solo in un singolo stato, anche se con una libertà di stampa ed espressione limitata, non è mai stato, a memoria d’uomo, talmente impeccabile da riuscire a evitare forme manifeste di dissenso e di protesta.

  • Quando si cerca di inquadrare dei fatti in uno schema, quale che sia, è importante che i fatti stessi dettino i confini e non che siano lo schema o il modello usato a farci leggere i fatti in modo che siano a essi coerenti: se voglio ipotizzare che esista un gruppo di potenti che controlli il mondo, allora potrei essere tentato di inquadrare i fatti nella prospettiva della mia lettura, e magari trascurerei quello che in questa lettura non rientrasse o non fosse coerente con essa.

Detto questo, il mio modo di leggere queste palesi distorsioni (nei media oggi per esempio si parla di tre conflitti: Ucraina-Russia, Palestina-Israele, Pakistan-India, nel mondo però ci sono decine di situazioni di belligeranza, guerre civili, insurrezioni) è quello di esaminare tre possibili macro concause:

  • Distorsione dovuta al lettore: è possibile oggi leggere notizie da tutto il mondo tramite la internet, utilizzando i sistemi di traduzione delle lingue disponibili per attingere alle fonti originali nel linguaggio originale, è possibile utilizzare i social per studiare la percezione delle persone riguardo a situazioni che coinvolgono il loro paese. Tutto questo però è molto oneroso in termini di tempo e impegno.

  • Distorsione dovuta al filtro delle agenzie di stampa disponibili, e dei più famosi aggregatori di notizie: in entrambe i casi le nazioni di origine o i gruppi privati che li controllano dovrebbero essere valutati per eventuali sbilanciamenti sull’importanza delle notizie date e non date, e sul modo in cui vengono proposte.

  • Distorsione dovuta a motivi oggettivi di ‘invisibilità’: alcuni paesi e alcune comunità sono irrilevanti economicamente, e politicamente e non riescono a far arrivare la loro voce al di fuori. In questo solo la presenza di persone conosciute in queste zone può fornire informazioni, che comunque sarebbero da valutare con tutte le precauzioni.

 

Le agenzie di stampa possono essere facilmente trovate sulla internet in elenchi come il seguente:

 

AUSTRALIA

Australian Associated Press

 

BANGLADESH

Bangladesh news agency

 

CHINA

Xinhua

 

EGYPT

Middle East News Agency

 

FRANCE

Agence France-Presse

 

GERMANY

Deutsche Presse-Agentur

 

INDIA

Press Trust of India

Indo-Asian News Service

 

ITALY

Agenzia Nazionale Stampa Associata

Adnkronos

Agenzia Giornalistica Italia

Inter Press Service (IPS)

 

JAPAN

Kyodo News

 

QATAR

Al Jazeera English

 

RUSSIA

TASS

 

SPAIN

Agencia EFE

 

TURKEY

Anadolu Agency

 

UK

Reuters

BBC

 

USA

The Washington Post

Associated Press

United Press International

CNN

Fox News

The New York Times

The Wall Street Journal

 

I principali aggregatori di notizie che spesso presentano una lista di possibili fonti sorgenti da utilizzare molto ridotta possono parimenti elencati con un po’ di ricerche sul web, limitandoci ad alcuni nomi di quelli orginati in USA:

 

The New York Times

Google News

Apple News

Yahoo! News

CNN

Flipboard

Feedly

 

Questi elenchi servono solo a dire che in qualche modo è possibile farsi un idea di quale sia il punto di vista a monte della selezione delle notizie o della modalità con cui sono trattate anche solo vedendo la nazione di origine dell’agenzia o del software di aggregazione delle notizie e magari anche, se possibile, cercando di reperire informazioni sugli eventuali privati che li posseggono interamente o in parte.

 

Ma torniamo al tema centrale: le guerre oggi nel mondo. Utilizzando dei dati pubblicati da ricercatori di Oxford sul sito web https://ourworldindata.org/about possiamo visualizzare su una mappa del mondo le zone coinvolte nei conflitti (rosse) per esempio nel 2023 e anche magari visualizzare in parallelo la stessa mappa del mondo con evidenziati i paesi del mondo con una ricchezza pro capite più alta (colori più chiari) e più bassa (colori più scuri):

 

O vviamente ci sono tante possibili altre analisi di fattori diversi dalla ricchezza per evidenziare correlazioni: forma istituzionale dello stato, prevalenze di culti religiosi, debito pubblico venduto all’estero, livello di istruzione, spesa in armamenti, per citarne alcuni.

Inoltre è interessante anche vedere lo stato di guerra delle nazioni nel tempo magari in un animazione con un video che mostra cosa accade anno dopo anno alla mappa che mostra i paesi in guerra:

 

Insomma a fronte di una divulgazione di notizie con un focus su pochi argomenti e poche situazioni specifiche da parte dei canali di comunicazione più noti e più importanti, è possibile reperire informazioni dalle fonti più varie (ovviamente non tutte affidabili) e allargare lo spettro delle proprie conoscenze sui fenomeni d'interesse, magari anche tentando una qualche analisi di possibili correlazioni tra fattori o comunque 'curiosando' su quello che emerge dalle informazioni di base, prima che vengano interpretate da altri.

L'attenzione ai particolari, un atteggiamento scettico ma anche di ragionevolezza, l'utilizzo di fonti di informazione diverse e preferibilmente provenienti da soggetti con interessi contrapposti o almeno non omogenei, può aiutare a leggere la realtà con un po' più di equilibrio e a ridurre la dipendenza della propria conoscenza da sorgenti informative che possano avere scopi manipolativi.

 

"GDP (PIL) procapite per nazione nel tempo"  - https://data.worldbank.org/indicator/NY.GDP.PCAP.CD 

"Conflitti nel mondo" - https://ourworldindata.org/grapher/locations-of-ongoing-armed-conflicts 

"US CFR e università di Harvard sui conflitti in corso" - https://www.cfr.org/global-conflict-tracker 

 

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